Analisi preliminare nella FSE: Individuazione delle condizioni più rappresentative di rischio dell’attività e dei livelli di prestazione in relazione agli obiettivi di sicurezza. In questa fase si esplicitano i passi necessari per identificare le principali condizioni di rischio a cui l’attività è soggetta.
In questo articolo approfondiamo appunto l’ Analisi Preliminare nella FSE:
Il professionista antincendio identifica e documenta i principali aspetti del progetto:
– Destinazione d’uso dell’attività.
– Caratteristiche degli occupanti in relazione alla tipologia di edificio e alla destinazione d’uso prevista.
– Eventuali vincoli progettuali derivanti da previsioni normative o da esigenze peculiari dell’attività.
– Finalità della progettazione antincendio prestazionale.
Successivamente, vengono identificati ed esplicitati gli obiettivi di sicurezza antincendio in conformità alle disposizioni vigenti in materia di prevenzione incendi e alle specifiche esigenze dell’attività in esame, inclusa la sicurezza delle squadre di soccorso.
In relazione agli obiettivi di sicurezza individuati, il progettista deve indicare i parametri significativi di riferimento per garantire il raggiungimento degli stessi obiettivi. Questi obiettivi antincendio vengono tradotti in soglie di prestazione rispetto alle quali si opera una valutazione quantitativa del livello di sicurezza antincendio. Tali soglie di prestazione devono essere utilizzabili nella seconda fase della progettazione per discriminare in modo oggettivo le soluzioni progettuali che soddisfano gli obiettivi antincendio da quelle che non raggiungono le prestazioni richieste.
Infine, si sviluppano e individuano gli scenari di incendio che vengono:
– Identificati.
– Selezionati.
– Quantificati.
Nella analisi preliminare FSE il professionista antincendio deve specificare se lo scenario d’incendio ipotizzato riguarda una condizione di pre-flashover o di post-flashover, a seconda dell’obiettivo da raggiungere.