La nuova versione del Codice di Prevenzione Incendi contempla che non sempre pensare di scappare verso l’esterno può essere la soluzione più efficace, la progettazione inclusiva industriale si occupa della eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo
In rapporto ai vari livelli di complessità la progettazione inclusiva industriale si pone l’obiettivo di prevedere spazi calmi e idonea segnalazione per raggiungerli.
Con l’avvento del Codice di Prevenzione Incendi in Italia, la eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo è iniziata a diventare una disciplina realmente destinata a tutti gli occupanti. Un passaggio tecnico importante, nonché di notevole spessore morale.
Con il D.M. 12 aprile 2019 si è inoltre eliminato il doppio binario e pertanto da ottobre sarà obbligatorio progettare con questi requisiti.
L’impostazione generale della revisione n. 249 al Codice di prevenzione Incendi D.M. 03/08/2015 è basata sui 8 principi, tra i quali troviamo l’inclusione.
Il Codice infatti ci dice che le diverse disabilita` (fisiche, mentali o sensoriali) e le specifiche necessità temporanee o permanenti degli occupanti sono considerate parte integrante della progettazione della sicurezza antincendio.
Il Codice di Prevenzione Incendi ci dice che in tutti i piani dell’attività nei quali vi può essere presenza non occasionale di occupanti che non abbiano sufficienti abilità per raggiungere autonomamente un luogo sicuro tramite vie d’esodo verticali, deve essere adottata almeno una delle seguenti modalità:
- a) impiego di spazi calmi
- b) esodo orizzontale progressivo
- c) esodo orizzontale verso luogo sicuro.
Per gli altri piani devono comunque essere previste apposite misure per gestire le specifiche necessità degli occupanti (capitolo S.5).
I compartimenti con profilo di rischio Rvita compreso in D1, D2:
- devono disporre di almeno un ascensore antincendio dimensionato in modo da consentirne l’impiego da parte di tutti gli occupanti anche non deambulanti (es. sedia a ruote, barella, …);
- devono avere vie d’esodo orizzontali di dimensioni tali da consentire l’agevole movimentazione di letti e barelle dell’attività in caso d’incendio.
Al fine di consentire a tutti gli occupanti, a prescindere dalle loro abilità, di impiegare autonomamente il sistema d’esodo dell’attività possono essere applicati i requisiti e le raccomandazioni contenute nella norma ISO 21542 “Building construction – Accessibility and usability of the built environment”.
La progettazione inclusiva industriale e quindi lo studio relativo alla eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo , deve comunque rispettare le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, anche in tema di eliminazione o superamento delle barriere architettoniche.
Ten Engineering applica questi principi nelle attivitò progettuali a tema antincendio https://tenengineering.com/attivita/impiantistica/progettazione/